        Come di consueto, il primo appuntamento che permette di rendersi conto della vicinanza alla nuova edizione del Tourist Trophy sull'Isola di Man &egrave; la comunicazione dei numeri di partenza. Nell'evento stradale pi&ugrave; importante, antico e prestigioso al mondo, infatti, trattandosi di una prova a tempo i piloti partono uno alla volta e, per i primi venti, l'ordine viene deciso in anticipo indipendentemente dai risultati che verranno poi ottenuti nella settimana di prove (contrariamente a quanto accade, invece, per tutti gli altri piloti al via con i numeri dal 21 in avanti). MotoGP, Batman Vinales fa la storia con Aprilia: "La mia gara migliore" McGuinness torna al numero 1 tra le &ldquo;big bikes&rdquo;  Dando uno sguardo pi&ugrave; dettagliato alle varie classi, tra le 1000 (ovvero Superbike, Superstock e Senior TT) sar&agrave; il leggendario John McGuinness a partire davanti a tutti con il numero 1 sul cupolino della CBR1000RR-R schierata dal team Honda Racing UK, mentre una delle grandi novit&agrave; riguarda il suo nuovo compagno di squadra, Dean Harrison, al via con il 3 e pronto ad una nuova sfida dopo svariati anni in Kawasaki. Sar&agrave; invece Paul Jordan a scattare per primo in Supersport e Supertwins, cos&igrave; come Ben Birchall tra i Sidecar, il quale avr&agrave; in equipaggio Kevin Rousseau, il quale ha preso il posto di suo fratello Ben Birchall. Confermati poi i numeri pi&ugrave; iconici, come il 6 di Michael Dunlop e il 10 di Peter Hickman, ma anche il 4 del rientrante Ian Hutchinson e l'8 di Davey Todd, tutti sicuri pretendenti alle posizioni da podio. Inoltre, presente nella Top 20 della Supertwin anche l'italiano Stefano Bonetti, il quale partir&agrave; con il numero 12 in sella alla Paton S1-R del team VAS Engine. Gira pagina per gli ordini di partenza completi &nbsp; Ordine di partenza Superbike/Superstock/Senior TT   1. John McGuinness 2. Jamie Coward 3. Dean Harrison 4. Ian Hutchinson 5. James Hillier 6. Michael Dunlop 7. Josh Brookes 8. Davey Todd 9. Craig Neve 10. Peter Hickman 11. Conor Cummins 12. David &ldquo;Davo&rdquo; Johnson 13. Lee Johnston 14. Michael Rutter* 15. Rob Hodson 16. Dominic Herbertson 17. Gary Johnson 18. Shaun Anderson 19. Phillip Crowe 20. Mike Browne *solo Superbike e Senior TT GP Austin, Marquez: "La caduta? Ero in lotta per la vittoria, va bene cos&igrave;" Ordine di partenza Supersport  1. Paul Jordan 2. Jamie Coward 3. Dean Harrison 4. Ian Hutchinson 5. James Hillier 6. Michael Dunlop 7. Josh Brookes 8. Davey Todd 9. Craig Neve 10. Peter Hickman 11. Conor Cummins 12. David &ldquo;Davo&rdquo; Johnson 13. Lee Johnston 14. Mike Browne 15. Rob Hodson 16. Dominic Herbertson 17. Gary Johnson 18. Shaun Anderson 19. James Hind 20. Michael Evans Gira pagina per Supertwins e Sidecar &nbsp; Ordine di partenza Supertwins   1. Paul Jordan 2. Jamie Coward 3. Pierre-Yves Bian 4. Michael Rutter 5. Rob Hodson 6. Michael Dunlop 7. Josh Brookes 8. Davey Todd 9. Dominc Herbertson 10. Peter Hickman 11. Gary Johnson 12. Stefano Bonetti 13. Lee Johnston 14. Mike Browne 15. Victor Lopez 16. Joe Yeardsley 17. Joey Thompson 18. Barry Furber 19. James Hind 20. Michael Evans L'indistruttibile Phaedra Theffo | Storie italiane Ordine di partenza Sidecar (solo Top 10)  1. Ben Birchall/Kevin Rousseau 2. Peter Founds/Jevan Walmsley 3. Ryan Crowe/Callum Crowe 4. Tim Reeves/Mark Wilkes 5. Dave Molyneux/Jake Roberts 6. John Holden/Frank Claeys 7. Steve Ramsden/Matthew Ramsden 8. Lee Crawford/Scott Hardie 9. Lewis Blackstock/Patrick Rosney 10. Alan Founds/Rhys Gibbons Nuovo episodio Motosprint Caf&eacute; Podcast       

Sono state rese note le Top 20 di tutte le categorie per l'edizione di quest'anno della celebre corsa sull'Isola di Man: andiamo a vedere come partiranno i protagonisti

Tourist Trophy 2024, l'ordine di partenza dei big: Bonetti con il 12 tra le Twins

        Elia Sammartin, indiscusso campione a livello nazionale e internazionale nel Supermotard, con un nuovo team e una nuova moto vuole provare l&rsquo;assalto al trono mondiale. La nuova stagione comincia cos&igrave; con nuovi stimoli, e con la Honda. Il veneto, detentore di cinque titoli italiani consecutivi, a cui aggiunge il titolo europeo S1 Lites, un alloro spagnolo Supermoto e un tricolore Junior, mira a confermare la sua posizione di spicco nella top class degli Internazionali d&rsquo;Italia e punta decisamente al titolo mondiale nella S1GP. Un anno di Supermoto | Manubri Larghi L'intervista a Elia Sammartin  Elia, quest&rsquo;anno hai cambiato tutto, team e moto: rischio o svolta? &ldquo;Il mio 2024 &egrave; iniziato con una bella novit&agrave;! Sono felice per questo nuovo rapporto con Honda RedMoto e Gazza Racing, credo sia una svolta importante per questa fase della carriera, i loro obiettivi coincidono con quello che voglio ottenere nei prossimi due anni. Ringrazio il CEO di Honda RedMoto, Egidio Motta, il responsabile commerciale Michele Berera e Gazza Racing di Max e Vittoria&rdquo;. Cosa ti ha spinto a cambiare squadra e moto? &ldquo;Ero in scadenza con TM/L30racing, i loro programmi non combaciavano con i miei, e verso la met&agrave; della scorsa stagione ho iniziato a valutare proposte da vari team. La mia scelta &egrave; stata influenzata dall&rsquo;ottimo lavoro svolto sulla CRF 450 e dai successi Honda dell&rsquo;ultimo anno&rdquo;. Quali erano le preoccupazioni di fronte a questo cambio? &ldquo;Ogni cambiamento pu&ograve; essere un rischio, anche pensando a una moto nuova che talvolta deve usare componenti di aziende sponsor&rdquo;. Il desiderio di cambiare era pi&ugrave; tuo o del Team L30? &ldquo;Dopo cinque anni con L30, sentivo il bisogno di una novit&agrave;. Sono grato a Ivan Lazzarini e alla TM per il supporto, ma l&rsquo;idea di diventare il pilota di punta della Honda era molto stimolante. Il programma di &lsquo;Gazza&rsquo; e Honda si presentava importante ed &egrave; quello di cui avevo bisogno mentalmente e professionalmente&rdquo;. Hai gi&agrave; provato la moto? &ldquo;No, per ora sono soltanto salito sulla moto da Cross ed &egrave; fantastica&rdquo;. Elia Sammartin, 20 anni nel Supermotard  Festeggi i 20 anni nel Supermotard: guardandoti indietro ti senti soddisfatto? &ldquo;Ho cominciato a tredici anni e, indipendentemente dai risultati, &egrave; stato un percorso fantastico: ero giovanissimo e da subito volevo impormi sui &lsquo;vecchietti&rsquo; nel Regionale, poi l&rsquo;obiettivo &egrave; stato quello di diventare professionista ma dovevo ottenere risultati e vincere, ci sono riuscito ma non &egrave; ancora abbastanza. Un traguardo che sogno da un paio d&rsquo;anni, e mi sto convincendo sempre di pi&ugrave; nel volerci provare, &egrave; il titolo mondiale, e in questi due anni &egrave; diventata un&rsquo;idea fissa. Per arrivare qui, oltre ai miei genitori, alla mia fidanzata e alla sua famiglia, ringrazio chi mi supportato e chi mi ha sostenuto, persone e aziende&rdquo;. Come sar&agrave; l&rsquo;avvicinamento al Mondiale? &ldquo;Si parte con gli Internazionali d&rsquo;Italia, un ottimo banco prova in vista del Mondiale. Quest&rsquo;anno saranno campionati molto interessanti con nuovi stranieri importanti e sar&agrave; ottimo per capire il livello di feeling con la moto&rdquo;. Anche Thomas Chareyre cambia moto e team per sfidare Marc-Reiner Schmidt e Lukas H&ouml;llbacher. &ldquo;Sar&agrave; una lotta apertissima, negli ultimi anni Lukas si &egrave; giocato il titolo fino all&rsquo;ultimo. L&rsquo;uomo da battere &egrave; Schmidt ma H&ouml;llbacher e Chareyre saranno agguerriti&rdquo;. Nicolas Covatti si rimette in gioco | Manubri Larghi       

Il passaggio alla Honda di RedMoto e Gazza Racing: "Cercavo nuovi stimoli, ora voglio mirare al Mondiale"

Elia Sammartin punta in alto | Manubri Larghi

        Il 2023 &egrave; stato un anno a dir poco trionfale per Maurizio Bottalico, che ha conquistato il podio sull'Isola di Man in occasione del Manx Grand Prix, ma si &egrave; anche imposto in Messico alla Cain Road Race (primo italiano a riuscire nell'impresa) e nelle gare in salita, dove ha vinto il titolo sia tra le 600 che tra le 1000 nel CIVS e nell'Europeo Hill Climb. Risultati straordinari, &egrave; vero, ma il 2024 si preannuncia ancora pi&ugrave; ricco di impegni per il centauro tricolore. SSP: Althea riparte da Niccol&ograve; Antonelli e Piotr Biesiekirski Impegno multiplo al Manx GP e nell'Europeo  Maurizio difender&agrave; i colori di una squadra di altissimo profilo come il MotoZoo Me Air Racing Team (in collaborazione con Venditti Team) in sella ad una Kawasaki Ninja ZX-6R sia al Manx GP nella classe Senior, sia nell'Europeo Hill Climb tra le Supersport, dove punter&agrave; senza mezzi termini a difendere il titolo vinto nella passata stagione. Con i medesimi colori, sempre sull'Isola di Man, prender&agrave; parte anche alla classe Ultra Lightweight con una Kawasaki 400, mentre per quanto riguarda la categoria Junior riservata alle Supertwins (dove ha ottenuto uno straordinario podio nel 2023) correr&agrave; nuovamente con una Paton S1-R, questa volta con il team VAS Engine. Tornando all'Europeo, invece, l'impegno non si limiter&agrave; solo alla SSP, ma anche alla SBK con una Yamaha R1 schierata dal team Sud Race Academy. Dalla visita alla fabbrica all'unveiling: presentazione in grande stile per BMW In pista con la Bimota  Oltre ai sopracitati impegni su strada, per&ograve;, non mancheranno anche quelli tra i cordoli per Bottalico, che garegger&agrave; nella classe Lightwin 650 nel contesto del CIV Classic. Questa volta, la moto che verr&agrave; portata in pista sar&agrave; una Bimota DB4 del Team Parravano Corse (in collaborazione con Events&amp;Advertising e Bimota Classic Parts) a coronare un 2024 che si preannuncia davvero impegnativo, ma potenzialmente ricchissimo di soddisfazioni. E in cui si potrebbe aggiungere anche la North West 200...        

Maurizio correr&agrave; sull'Isola di Man e nell'Europeo Hill Climb con il team MotoZoo, ma non solo: ecco i numerosi impegni del velocissimo road racer italiano

Manx GP, Europeo, CIV Classic: un 2024 ricco di impegni per Bottalico

        La notizia della separazione tra il campione francese e la casa di Pesaro aveva sorpreso tutto il mondo del Supermotard, a pochi giorni dalla 100km dei campioni alla quale anche quest&rsquo;anno Thomas Chareyre parteciper&agrave; &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio del team con cui correr&agrave; la prossima stagione. 100KM DEI CAMPIONI: PEDRO ACOSTA, PECCO BAGNAIA E MARCO BEZZECCHI AL VIA La nuova sfida con SGR Grau Racing Il team spagnolo nel 2023 si &egrave; messo in evidenza anche grazie alle prestazioni di Julen Avila Cortes che ha conquistato il titolo nazionale e che ha chiuso al secondo posto il GP di Catalunya del mondiale nella sua wildcard iridata. Con Julen passato nelle fila KTM con il team MTR e che qualche giorno fa ha ospitato Pedro Acosta per una giornata di test proprio in Spagna, il team spagnolo ha deciso di rilanciare assicurandosi le prestazioni sportive di Thomas Chareyre. Nato ad Al&egrave;s il 18 marzo 1988, l&rsquo;8 volte campione del mondo Supermoto a cui andrebbero sommati 11 Supermoto delle Nazioni conquistati, 3 titoli europei ed altri 11 titoli nazionali tra Francia e Italia (rispettivamente 8 e 3) riparte cos&igrave; dalla Honda CRF 450 R. Nella sua carriera il quasi trentaseienne francese aveva vestito fin qui i colori di soli altri due brand, Husqvarna al suo debutto nel mondiale nel 2004 e TM Racing dal 2010 al 2023. Il debutto sulla Honda &egrave; fissato per il prossimo 12 e 13 gennaio al Ranch di Valentino Rossi per la 100km dei campioni con Thomas che utilizzer&agrave; il CRF allestito dal team spagnolo che fornir&agrave; le moto anche a Diogo Moreira e Ferran Cardus. Percorso simile, da TM Racing a Honda per Elia Sammartin che lascia il team L30 Racing con il quale ha conquistato gli ultimi due titoli tricolore S1 per salire sulla CRF 450 R del Gazza Racing Team con il quale tenter&agrave; l&rsquo;assalto al titolo nazionale e mondiale S1 nelle prossime due stagioni.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da SGR Grau Racing (@sgr_grauracing)            

L&rsquo;otto volte campione del mondo chiuso il proprio rapporto con TM passa nelle fila del team spagnolo con la moto giapponese

Thomas Chareyre passa a Honda! Nel 2024 al via con SGR Grau Racing

        Il 2023 potrebbe passare alla storia come l&rsquo;anno in cui si sono sciolte le coppie pi&ugrave; riconoscibili di diverse discipline a due ruote. Dalla MotoGP col clamoroso addio di Marc Marquez passato da HRC a Ducati, al MxGP dove anche Antonio Cairoli ha preso la strada di Borgo Panigale lasciando KTM, marchio col quale era legato dal 2010. Anche il mondo della Supermoto vive oggi una situazione simile con Thomas Chareyre che lascia TM Racing dopo 14 stagioni nelle quali ha scritto la scritto la storia del Supermotard. DUCATI: IL PRIMO VIDEO IN MOTOCROSS Chareyre e TM Racing: 14 anni indimenticabili La stagione 2023 non &egrave; stata delle pi&ugrave; fortunate per Thomas Chareyre, il francese &egrave; stato infatti costretto a saltare l&rsquo;ultima gara della stagione a causa di una frattura multipla alla spalla destra, gi&agrave; operata in passato. Il forfait non gli ha dato la possibilit&agrave; di lottare fino all&rsquo;ultimo per il titolo andato a Marc-Reiner Schmidt con il francese che si &egrave; dovuto accontentare della terza piazza in stagione. Il matrimonio tra Tom e TM Racing &egrave; iniziato nel 2010 quando il francese spos&ograve; la causa pesarese lasciando il team ufficiale Husqvarna CH Racing. Al debutto sulla moto pesarese Chareyre vince subito il titolo iridato S1, nel 2011 viene battuto solo dal fratello maggiore Adrian in sella all&rsquo;Aprilia MXV-S 450 prima di tornare alla vittoria iridata nel 2012. Dopo il secondo posto del 2013, Thomas apre una striscia che lo porta a diventare il pilota pi&ugrave; titolato della storia del Supermoto vincendo ininterrottamente il titolo mondiale ed europeo fino al 2020, ultima stagione in cui il francese si &egrave; imposto prima che Marc-Reiner Schmidt con il team L30 Racing gli strappasse il titolo nel 2021 riuscendo a confermarsi campione nel 2022 e come detto in questo 2023.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Thomas Chareyre (@tomchareyre4)      Con la TM Racing in 14 stagioni Thomas Chareyre ha conquistato 8 titoli mondiali S1, 10 Supermoto delle Nazioni, 3 titoli europei, 6 campionati francesi, 3 Internazionali d&rsquo;Italia e 2 Superbiker of Mettet. Per Tom terminata la parentesi con il marchio pesarese, ora si apre una nuova pagina della sua carriera con l&rsquo;obiettivo di continuare a scrivere nuove pagine della storia del Supermoto.  DAKAR 2024: LE MOTO ELETTRICHE ISCRITTE ALLA CATEGORIA MISSION 1000       

Un binomio quasi imbattibile quello composto dal pilota francese e la moto pesarese che ha segnato la storia del Supermoto

S1GP, Thomas Chareyre e TM Racing si separano

        15:01 Martin entusiasta per la vittoria a Misano Martin, "Devo ringraziare le persone che mi hanno aiutato a ottenere questo risultato. Oggi sapevamo che con Pecco e Marco sarebbe stata molto dura, ma ho cercato di aumentare il mio vantaggio. Alla fine avevo un piccolo margine da tenere su Marco e ho spinto fino alla fine. Vincere davanti a un pubblico italiano &egrave; impagabile"&nbsp;  14:54 MotoGP, l'ordine di arrivo del Gran Premio di San Marino Di seguito l'ordine di arrivo:&nbsp;  Jorge Martin (Ducati) Marco Bezzecchi (Ducati) Francesco Bagnaia (Ducati) Daniel Pedrosa (KTM) Maverick Vinales (Aprilia) Miguel Oliveira (Aprilia) Marc Marquez (Honda) Raul Fernandez (Aprilia) Luca Marini (Ducati) Johann Zarco (Ducati) Alex Marquez (Ducati) Aleix Espargar&ograve; (Aprilia) Fabio Quartararo (Yamaha) Brad Binder (KTM) Franco Morbidelli (Yamaha) Augusto Fernandez (KTM) Fabio Di Giannantonio (Ducati) Stefan Bradl (Honda) Takaaki Nakagami (Honda)  Pol Espargaro (Aprilia) OUT Joan Mir (Honda) OUT Jack Miller (KTM) OUT Michele Pirro (Ducati) OUT  14:44 Martin fa doppietta! Seguono Bezzecchi e Bagnaia Jorge Martin &egrave; autore di uno splendido weekend nel circuito dedicato a Marco Simoncelli, portando a casa la vittoria per Prima Pramac. Seguono Bezzecchi e Pecco Bagnaia, rispettivamente in seconda e terza posizione. Ottima gara anche per Dani Pedrosa, che nell'ultimo giro non riesce nell'impresa di superare il campione del mondo   #MotoGP RACE @88jorgemartin does the double at Misano! #SanMarinoGP  pic.twitter.com/uWPDSf0k6y &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 10, 2023     14:41 Pedrosa accorcia il distacco da Bagnaia Martin gestisce le gomme per effettuare gli ultimi tre giri del gran premio con pi&ugrave; tranquillit&agrave;. Pedrosa accorcia il suo distacco da Bagnaia, portandolo a +0.381  14:37 MotoGP Misano: la Top 10 a 5 giri dalla fine Mancano sei giri al termine del Gran Premio e la Top10 &egrave; cos&igrave; composta:&nbsp;  Martin&nbsp; Bezzecchi bagnaia&nbsp; Pedrosa vinales Oliveira M. Marquez R. Fernandez Marini A. Marquez   14:33 Bezzecchi supera Bagnaia a Misano Bezzecchi supera Bagnaia e si mette in seconda posizione, l'infortunio presenta i conti e nel frattempo Pedrosa si avvicina. Pi&ugrave; staccato si trova Vinales, tallonato da Marc Marquez.  ?? @PeccoBagnaia's pace has dropped And Bez slots into 2nd! #SanMarinoGP  pic.twitter.com/YHVn66t5Bs &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 10, 2023     14:28 Altra caduta: fuori Pol Espargar&ograve; Pol Espargar&ograve; perde l'anteriore ed esce di scena. Pedrosa tira un po' i remi in barca mentre Marquez si avvicina a Vinales (+0.486). Anche il gap tra Martin e Bagnaia si assottiglia lievemente  14:25 Pedrosa non lascia il gruppo davanti Il distacco di Pedrosa dai piloti davanti si assottiglia (+0.6), riuscir&agrave; a continuare su questo ritmo fino al termine della gara? Bagnaia si avvicina nuovamente a Martin ma va un po troppo lungo, rischiando di allontanarsi.&nbsp; Salucci, "Speriamo che riesca a tenere duro, la gara &egrave; ancora lunghissima e vedremo cosa succeder&agrave;"  14:20 Mir OUT OUT anche Mir a causa di una "caduta alla Honda"  14:18 Tempo di cadute al GP di Misano: OUT Pirro e Miller Binder cade ma si rialza e torna in pista. Marquez risale in sesta posizione, alle spalle di Vinales, mentre &egrave; da segnalare che Pedrosa ha lo stesso ritmo dei primi 3. Miller e Pirro sono coinvolti in un incidente che li obbliga ad abbandonare la gara.&nbsp; La top5 dopo 10 giri:&nbsp;  Martin&nbsp; Bagnaia Bezzecchi Pedrosa Vinales   Yellow flags in S1! ??@jackmilleraus and @PirroRider collide! #SanMarinoGP  pic.twitter.com/S9rvI5fFBr &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 10, 2023     14:12 Bezzecchi tenta il sorpasso su Bagnaia Bezzecchi passa Bagnaia ma pochi metri dopo va troppo lungo in curva, lasciando via libera a Pecco&nbsp;per tornare davanti  14:08 Bezzecchi giro veloce, ma Bagnaia ha nel mirino Martin Bezzecchi compie il giro veloce (1.32.205) ma nulla serve contro la determinazione di Bagnaia a rimanere davanti, impegnato a stare incollato alla ruota posteriore di Martin.  Seeing yellow! @88jorgemartin is being chased down by @PeccoBagnaia and Bez! ??#SanMarinoGP  pic.twitter.com/67ftR7KL8s &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 10, 2023     14:04 MotoGP, inizia il Gran Premio di San Marino Inizia il gran premio di San Marino: ottimo spunto di Martin e Bagnaia che volano dentro la&nbsp;Nuvola Rossa provocata dai fumogeni dei tifosi. Bezzecchi si trova in terza posizione, seguito da Pedrosa. Il pilota Ducati non vuole lasciare il codone di Martin, tentando il sorpasso sull'ultima curva prima del rettilineo, mossa che tuttavia fallisce  14:02 Inizia la MotoGP: warm up lap Inizia il warm up lap: i piloti si schierano sulla griglia e tutto &egrave; pronto a partire.  13:58 Calendario MotoGP 2023: tutte le date Siamo al giro di boa del motomondiale, salva l'articolo per non perdere nessun appuntamento del fine settimana!&nbsp;  Calendario MotoGP 2023  13:53 MotoGP, l'inno d'Italia risuona a Misano Mancano dieci minuti all'inizio del Gran Premio e tutto il paddock si ferma per intonare l'inno di Mameli  13:50 Bastianini assente in pista ma presente nei box L'incidente del Gran Premio di Barcellona ha visto Enea Bastianini uscirne nuovamente infortunato, impossibilitato a partecipare ai prossimi 3 appuntamenti del calendario. Il suo sostituto &egrave; Michele Pirro, tester Ducati, ma Bestia non voleva perdersi il gran premio di Misano. Eccolo nei box insieme a Pecco Bagnaia!   13:41 MotoGP Misano, manca mezz'ora all'inizio dei giochi I team si stanno preparando aqd uscire in pista e i piloti ripassano per l'ultima volta il tracciato. Luca Marini gode dei suggerimenti del fratello, Valentino Rossi, che nei box del team Mooney VR46 gli offre il suo aiuto&nbsp;  Ready to share some words of wisdom with @Luca_Marini_97 @ValeYellow46 is in the house ahead of the race #SanMarinoGP  pic.twitter.com/7Jp29d3hlz &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 10, 2023     13:28 Marquez al centro del mercato piloti 2024 Nelle ultime settimane &egrave; Marc Marquez che sta tenendo banco nel mercato piloti, lasciando nell'incertezza il paddock riguardo la Casa in cui correr&agrave; nel 2024. Il suo nome &egrave; stato associato a quasi tutti i team ma, per contratto, dovrebbe rimanere in Honda fino alla fine del 2024, pena il pagamento di una forte penale. I giorni seguenti il suo nome &egrave; stato associato a Gresini, team indipendente in cui figura il fratello minore Alex, ma il pilota di Cervera non conferma o nega questo interesse. Al termine della sua intervista ai microfoni di SKY, subito dopo la Sprint, ha cosi ironizzato "Bellissima la livrea Gresini", uscendo dall'inquadratura pochi secondi dopo.&nbsp; Una situazione che lo vede protagonista, e nella quale lo spagnolo tiene tutti in pugno. Quale sar&agrave; la sua scelta? Lo scopriremo solo col tempo&nbsp;   13:20 MotoGP San Marino, la griglia di partenza Di seguito la griglia di partenza del Gran Premio di San Marino:  Martin J.&nbsp;Prima Pramac Racing Bezzecchi M.&nbsp;Mooney VR46 Team Bagnaia F.&nbsp;Ducati Lenovo Team Vinales M.&nbsp;Aprilia Racing Pedrosa D.&nbsp;Red Bull KTM Factory Racing Espargaro A.&nbsp;Aprilia Racing Binder B.&nbsp;Red Bull KTM Factory Racing Marini L.&nbsp;Mooney VR46 Team Marquez M.&nbsp;Repsol Honda Oliveira M.&nbsp;CryptoData RNF MotoGP Team Marquez A.&nbsp;Gresini Racing MotoGP Fernandez R.&nbsp;CryptoData RNF MotoGP Team Quartararo F.&nbsp;Monster Energy Yamaha Pirro M.&nbsp;Aruba.it Ducati Bradl S.&nbsp;Team HRC Zarco J.&nbsp;Prima Pramac Racing Fernandez A.&nbsp;Tech3 GASGAS Factory Racing Miller J.&nbsp;Red Bull KTM Factory Racing Morbidelli F.&nbsp;Monster Energy Yamaha Nakagami T.&nbsp;LCR Honda Di Giannantonio F.&nbsp;Gresini Racing MotoGP Mir J.&nbsp;Repsol Honda Espargaro P.&nbsp;Tech3 GASGAS Factory Racing   13:13 GP Misano, Ducati si tinge di giallo Le tappe italiane hanno un posto speciale nei piloti e team nostrani, che nei Gran Premi "di casa nostra" ci tengono a soprendere gli appassionati con novit&agrave; e sorprese. Sono molti i caschi speciali che alcuni piloti hanno sfoggiato durante il weekend, ma &egrave; Ducati che questa mattina ha stupito il paddock, presentandosi con un nuovo vestito. Addio Rosso, benvenuto Giallo. La scelta di questo colore non &egrave; casuale, e affonda le sue radici nella storia del motociclismo e noi te lo raccontiamo in questo articolo   13:02 MotoGP, il commento della Sprint Misano &egrave; di Martin, ma il vero protagonista &egrave; Dani Pedrosa: il tester KTM ha tenuto testa ai piloti titolari durante la sua wild card riuscendo a sfiorare il podio, fermandosi alle spalle di Bagnaia. Il podio ha visto dominare le Ducati, perch&egrave; Bezzecchi e Bagnaia sono in sella a Desmosedici Lenovo e VR46, rispettivamente GP23 e GP22. Entrambi gli italiani partivano con qualche incertezza legata agli infortuni che li hanno visti protagonisti lo scorso weekend a Barcellona, ma alla fine tutto &egrave; andato nel verso migliore, per loro.&nbsp; Leggi l'articolo integrale Luogo: Misano World Circuit Marco Simoncelli, Misano&nbsp;         

In diretta - Martin ha vinto la sprint di sabato ma, seppur infortunati, Bagnaia e Bezzecchi non sono rimasti a guardare. Miglioreranno i risultati?

MotoGP Live del GP San Marino 2023 in diretta da Misano

La MotoGP che cambia non &egrave; soltanto testimoniata da uno stravolgimento epocale come il possibile (probabile?) addio di Marc Marquez alla Honda. &Egrave; delle ultime ore, infatti, l&rsquo;associazione tra Liberty Media &ndash; societ&agrave; al vertice della Formula 1 &ndash; e MotoGP. La ragione &egrave; l&rsquo;investimento di Liberty Media, che ha acquistato la maggioranza (oltre il 90%) di Quint Events, la societ&agrave; di biglietteria e hospitality che da anni si occupa del Motomondiale. Un&rsquo;operazione che si completer&agrave; entro fine anno.  Classifica piloti MotoGP  Formula 1-MotoGP: doppietta possibile da parte di Liberty Media?  Si tratta di un investimento da oltre 300 milioni di dollari (313) che apre scenari e ipotesi di ogni tipo. Secondo qualcuno, anche nel paddock di Misano, Liberty Media non si fermer&agrave; qui, valutando la doppietta Formula 1-MotoGP, una suggestione &ndash; per ora &egrave; tale &ndash; che riporterebbe all&rsquo;era pre-Dorna, a cavallo tra gli anni &rsquo;80 e &rsquo;90, quando Bernie Ecclestone (Deus ex machina della Formula 1 per decenni grazie alla lungimiranza sul valore dei diritti TV) era diventato una figura di spicco nel Motomondiale accanto all&rsquo;IRTA, l&rsquo;Associazione dei team.  Oltre alla MotoGP, l&rsquo;acquisto di Quint Events porta Liberty Media nell&rsquo;intrattenimento legato anche a NBA, Nascar, al Kentucky Derby di ippica e agli Australian Open di Tennis. Secondo Greg Maffei, CEO di Liberty Media, Quint &egrave; &laquo;Un&rsquo;enorme opportunit&agrave; per espandere i nostri interessi in diversi sport, sfruttando anche l&#39;opportunit&agrave; di mettere in pratica i nostri punti di forza e di vendere in altri tipi di sport&raquo;.  Calendario motomondiale  

Liberty Media, societ&agrave; al vertice della F1, entra nel Motomondiale acquistando la compagnia che gestisce biglietti e hospitality: un primo passo verso la &quot;doppietta&quot;?

La Formula 1 &quot;entra&quot; in MotoGP

        E' una grande Italia, quella presente al Manx Grand Prix 2023. Gi&agrave; nelle prove, Andrea Majola e Maurizio Bottalico avevano dimostrato di poter essere altamente competitivi nella classe Junior, ma in gara si sono superati, riuscendo a salire entrambi sul podio rispettivamente in seconda e terza posizione al termine dei quattro estenuanti giri della corsa sull'iconico Mountain Course.  Vittoria per lo spagnolo Victor Lopez  A salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; stato lo spagnolo Victor Lopez con la Paton S1-R del team ILR, il quale nonostante un pit stop pi&ugrave; lento rispetto ai diretti rivali &egrave; riuscito a fare la differenza nell'ultima tornata precedendo in classifica Majola e Bottalico, anche loro su Paton, i quali possono essere comunque altamente soddisfatti dopo una corsa da assoluti protagonisti dall'inizio alla fine. Menzione d'onore anche per Salvo Sallustro, bravo a prendere parte alla corsa in veste di newcomer dopo una brutta caduta (senza colpe) in cui &egrave; stato coinvolto in prova. Sfortunato invece, a proposito di newcomers, il mannese Joe Yeardsley: dominatore nel primo giro di gara, ha dovuto alzare bandiera bianca dopo l'intertempo di Glen Helen nel secondo passaggio a causa di problemi tecnici, dicendo cos&igrave; addio ai propri sogni di gloria. Il suo ritiro ha certamente scombinato le carte in gioco, ma le emozioni, specialmente per i colori italiani, non sono assolutamente mancate. A conferma di come, dopo il grande successo di Francesco Curinga dello scorso anno, l'Italia stia continuando a brillare sul tracciato stradale pi&ugrave; impegnativo e prestigioso al mondo. CIV SSP: Lorenzo Dalla Porta ed Evan Bros wild card al Mugello       

A vincere &egrave; stato lo spagnolo Victor Lopez, ma i due piloti tricolore hanno disputato una gara da assoluti protagonisti, entrambi in sella alle Paton

Italia stellare al Manx GP: podio per Majola e Bottalico nella Junior

        E' una grande Italia, quella di quest'anno al Manx Grand Prix. Nonostante lo sfortunato epilogo di Stefano Bonetti nella Classic Superbike, i piloti tricolore stanno vivendo un'edizione 2023 da assoluti protagonisti, specialmente per quanto riguarda la classe Junior. Qui, infatti, nella penultima sessione di prove prima della gara (in programma nella giornata di sabato) troviamo Maurizio Bottalico e Andrea Majola davanti a tutti. Li abbiamo contattati per farci raccontare le loro sensazioni: ecco cosa ci hanno detto. CIV SSP: Lorenzo Dalla Porta ed Evan Bros wild card al Mugello Bottalico: &ldquo;Mi trovo bene sulla Paton, ma ho ancora margine&rdquo;  Nella sessione serale, Maurizio ha completato un ottimo giro a 115.239 miglia orarie di media (con partenza da fermo) che gli &egrave; valso la prima posizione in sella alla Paton S1-R del Team ILR di Ian Lougher. Un risultato che lo rende chiaramente soddisfatto: &ldquo;Stiamo lavorando nella direzione giusta, effettuando delle modifiche all'anteriore e sui semimanubri che mi hanno permesso di andare davvero forte nonostante la partenza da fermo. Per me la Paton &egrave; una moto ancora da scoprire, ma inizio a sentirla mia e c'&egrave; ancora margine per migliorare ulteriormente&rdquo;. Bottalico &egrave; impegnato anche nella classe Senior con la Honda CBR600RR: &ldquo;Anche l&igrave; stiamo trovando la quadra, macinando chilometri pur preservando i motori in vista della gara. Nel complesso, comunque, sono contentissimo perch&eacute; stare cos&igrave; avanti &egrave; una bella emozione e sto cercando di godermi ogni momento. Non vedo l'ora che sia sabato ed andare in gara&rdquo;. BSB, tegola per Honda: niente Cadwell Park per Kent e il team LKR Majola: &ldquo;Che emozione ritrovarsi l&agrave; davanti!&rdquo;   Alle spalle di Bottalico ha chiuso Andrea Majola con la Paton del Manici Racing Team by VAS Engine, che si &egrave; confermato nelle posizioni di vertice come gi&agrave; accaduto nella giornata precedente con un giro a 114.532 miglia. &ldquo;Majo&rdquo; si &egrave; detto contento, restando tuttavia con i piedi per terra: &ldquo;E' ancora lunga e la gara sar&agrave; tutta un'altra cosa, ma ammetto che leggere il proprio nome l&agrave; davanti &egrave; un'emozione immensa gi&agrave; durante le prove. Ho preso qualche rischio, ma fa parte del gioco e il team sta lavorando alla grande per darmi una moto praticamente perfetta&rdquo;. &ldquo;Sono iscritto anche alla Classic Superbike con la Ducati, ma chiaramente ora il focus principale &egrave; la classe Junior visto che con la Paton siamo nelle posizioni che contano&rdquo;, prosegue Andrea. &ldquo;E' normale che andando cos&igrave; forte l'ansia e la paura siano presenti, ma mi sento bene in sella. Non voglio illudermi e adesso diventa fondamentale mantenere la calma, visto che ci giochiamo qualcosa di davvero importante&rdquo;. MotoGP: Yamaha, nel 2024 sarai l'osservata speciale       

Maurizio e Andrea, entrambi in sella alle Paton, hanno chiuso in prima e seconda piazza le penultime prove sul Mountain Course: ecco cosa ci hanno detto

Manx GP, Italia al top: Bottalico e Majola al comando nella classe Junior

        Una delle pagine pi&ugrave; tristi del Tourist Trophy di quest'anno &egrave; stata chiaramente la scomparsa di Raul Torras Martinez durante Gara 1 della classe Supertwins. Un episodio che ha segnato fortemente il paddock delle corse su strada, trattandosi di una delle figure pi&ugrave; amate dell'ambiente. Tuttavia, il team Toll Racing con cui gareggiava il road racer spagnolo ha comunicato attraverso i propri social che sar&agrave; al via anche nell'edizione 2024 e lo far&agrave; supportando un pilota italiano: Francesco Curinga. Reduce da un primo TT decisamente positivo in cui ha centrato la Top 10 in Gara 2 della Supertwins con la Paton, nonch&eacute; vincitore del Manx Grand Prix 2022 riportando l'Italia al top sull'Isola di Man cinquant'anni dopo l'ultima vittoria di Giacomo Agostini, il centauro ligure garegger&agrave; anche l'anno prossimo tra le bicilindriche, ma con un importante supporto in pi&ugrave;. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito dell'accordo siglato con la squadra di Carles Oll&eacute;.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Toll Racing Team (@tollracingteam)      Curinga: &ldquo;Sar&agrave; un onore riportare in gara il Toll Racing&rdquo;  &ldquo;Con il Team Manager del Toll Racing ci siamo conosciuti al TT di quest'anno e ci siamo piaciuti fin da subito, arrivando a parlare di un eventuale futuro sportivo insieme. Poi, purtroppo &egrave; avvenuta la scomparsa di Torras e sembrava che la sua squadra non dovesse pi&ugrave; fare ritorno sull'Isola di Man&rdquo;, ci ha spiegato Francesco, raccontandoci come &egrave; arrivato l'accordo con il team. &ldquo;Nelle settimane successive, per&ograve;, io e Carles ci siamo sentiti nuovamente e lui ha preso la decisione di tornare sull'Isola, approfittandone anche per andare a trovare Raul&rdquo;. &ldquo;Abbiamo cercato di trovare un accordo visto che aveva intenzione di aiutare qualcun altro a correre al Tourist Trophy e sono onorato che abbia scelto me per rappresentare la sua squadra&rdquo;, prosegue Curinga, i cui piani per il 2024 sono gi&agrave; abbastanza chiari. &ldquo;Il Toll Racing sar&agrave; una sorta di main sponsor per me e sar&agrave; presente sia sulla moto che sul casco, ma garegger&ograve; nuovamente con la Paton S1-R del team ILR di Ian Lougher&rdquo;. "Inoltre, c'&egrave; la possibilit&agrave; di approdare anche alla classe Supersport, in modo da poter effettuare pi&ugrave; giri in prova e prendere cos&igrave; una maggior confidenza con il Mountain Course. Quel che &egrave; certo, &egrave; che punter&ograve; in alto e non vedo l'ora di gareggiare con questi nuovi colori&rdquo;, conclude il 48enne, gi&agrave; pronto e determinato in vista della prossima edizione della corsa su strada pi&ugrave; importante e prestigiosa al mondo. IRRC, Sallustro in Top 10 a Chimay: "Ora sono pronto per il Manx GP"       

Francesco godr&agrave; del supporto da parte della squadra con cui ha gareggiato il compianto pilota spagnolo: ecco cosa ci ha raccontato a riguardo, in esclusiva

Curinga e il Toll Racing insieme al TT 2024, nel ricordo di Raul Torras

        Oltre al &ldquo;solito&rdquo; Stefano Bonetti, da anni presenza fissa del Tourist Trophy nonch&eacute; italiano pi&ugrave; veloce di sempre sul Mountain Course, al TT 2023 sull'Isola di Man ha preso parte anche un altro road racer tricolore, ovvero Francesco Curinga. Il pilota ligure ha gareggiato nella classe Supertwins in sella alla Paton S1-R del Team ILR di Ian Lougher, centrando una fantastica Top 10 in Gara 2, conclusa in ottava piazza. Per Francesco si &egrave; trattato del primo Tourist Trophy in carriera, ma non della prima esperienza sul Mountain Course, dove lo scorso anno ha scritto un importante pezzo di storia conquistando il successo al Manx Grand Prix e diventando il primo italiano a trionfare sull'Isola dai tempi di Giacomo Agostini, a ben cinquant'anni di distanza. TT 2023, Peter Hickman fa suo il Senior, niente record per Dunlop Curinga critico, ma soddisfatto dell'esperienza al TT  Conclusa l'esperienza al TT, Curinga ci ha raccontato la sua avventura in esclusiva, senza nascondere n&eacute; la grande soddisfazione per aver centrato un ottimo risultato nella corsa su strada pi&ugrave; antica e prestigiosa al mondo, n&eacute; un pizzico di rammarico per un problema fisico che non gli ha permesso di arrivare ancora pi&ugrave; in alto: ecco le sue parole. &ldquo;Io sono sempre molto critico e dico che, forse, avremmo potuto fare qualcosa in pi&ugrave;, ma in realt&agrave; sono davvero felice di come abbiamo concluso il Tourist Trophy di quest'anno, riuscendo anche a chiudere nei primi dieci in Gara 2 della Supertwins&rdquo;, ha spiegato Francesco. &ldquo;L'inizio per noi non &egrave; stato semplice, visto che in prova abbiamo accusato diversi problemi e alla fine abbiamo portato a termine un solo giro veloce vero e proprio in prova, optando poi per preservare il motore in vista delle gare&rdquo;. ESBK: Odendaal e Lopes trionfano all'Estoril, doppia Top 5 per Taccini &ldquo;Sono arrivato alla fine centrando il nostro obiettivo&rdquo;  &ldquo;Purtroppo anche con meno chilometri del previsto all'attivo, il motore mi ha abbandonato in Gara 1 dopo sole 26 miglia percorse. Un peccato, visto che eravamo nelle prime posizioni all'intertempo di Glen Helen, ma almeno in Gara 2 siamo riusciti a rifarci ottenendo un bel risultato&rdquo;, prosegue il pilota della Paton. &ldquo;Come detto, probabilmente avremmo potuto ottenere un piazzamento ancora migliore, ma dopo un giro e mezzo (quasi 100 km di gara, ndr) ho accusato un problema alle braccia che non mi ha permesso di spingere al massimo. Sono riuscito ad arrivare alla fine nonostante fosse la moto a portare me e non viceversa, ma l'obiettivo era la Top 10 e l'abbiamo centrato. Per questo ringrazio la mia famiglia, il team e tutti coloro che mi hanno supportato in quest'avventura, in attesa della prossima&rdquo;, conclude guardando il bicchiere mezzo pieno al termine di due settimane davvero intense. Moto2, Pasini ancora competitivo: &egrave; troppo tardi per un'ultima chance?       

Francesco ha concluso il suo primo Tourist Trophy centrando una bella Top 10 tra le Supertwins: &ldquo;Peccato per il problema fisico, ma ...&rdquo;

Curinga: “Un bel TT 2023, ma senza il dolore alle braccia...” | Esclusiva

        La vittoria con tanto di record di velocit&agrave; media sul giro nella Superstock non &egrave; bastata a Peter Hickman, che a distanza di poche ore ha ottenuto un altro trionfo imponendosi in Gara 2 della classe Supertwins. Un risultato arrivato in maniera insperata al termine di una corsa ricca di ritiri e di colpi di scena, culminata con l'affermazione numero 12 in carriera per &ldquo;Hicky&rdquo; al TT (il quale ha raggiunto cos&igrave; il leggendario Bruce Anstey) in sella alla Yamaha R7 del suo PHR Performance. Si tratta inoltre della prima vittoria per la sportiva bicilindrica della Casa giapponese, la quale ha esordito proprio quest'anno sull'Isola di Man. Alle spalle di Hickman hanno chiuso poi il francese Pierre-Yves Bian con la Paton S1-R e Josh Brookes con la Kawasaki del Dafabet Racing, guidata per la prima volta appena pochi giorni fa visto che ha gareggiato nella categoria in veste di sostituto dell'infortunato Gary Johnson. Per entrambi si tratta del primo podio in carriera.  Dunlop out per problemi tecnici, gran gara per Bonetti e Curinga  Il colpo di scena principale &egrave; stato chiaramente il ritiro di Michael Dunlop, costretto ad alzare bandiera bianca nel tratto del Mountain mentre si trovava saldamente in prima posizione in sella alla Paton S1-R. Stessa sorte anche per Mike Browne, a podio in Gara 1 e davanti a tutti fino al termine del secondo giro dei tre previsti, i cui ritiri hanno di fatto spianato la strada a Hickman che ha vinto indisturbato con quasi cinquanta secondi di margine. Gara assolutamente positiva anche per i colori italiani, con Stefano Bonetti e Francesco Curinga grandi protagonisti di questa seconda manche in sella alle Paton del Team ILR di Ian Lougher. &ldquo;Bonny&rdquo; ha infatti chiuso in quarta piazza, mentre Curinga, al primo Tourist Trophy in carriera dopo aver vinto il Manx GP nel 2022, &egrave; transitato sotto la bandiera a scacchi ottavo. Risultati che rappresentano per entrambi anche una bella rivincita dopo la sfortunata prima manche in cui si sono dovuti ritirare per noie meccaniche. Il Tourist Trophy 2023 giunge cos&igrave; al suo apice, visto che in programma resta ancora soltanto una gara, ovvero il Senior TT di domani, vero e proprio &ldquo;main event&rdquo; dell'evento pi&ugrave; importante dell'anno. Sar&agrave; ancora una volta un testa a testa Hickman-Dunlop? Barbier in Dorna: Pirelli entra in Moto3 e Moto2 nel 2024?       

Poche ore dopo il trionfo da record nella Stock, &ldquo;Hicky&rdquo; si &egrave; imposto anche nelle bicilindriche. Tanti i ritiri, tra cui quelli di Dunlop e Browne, mentre "Bonny" ha chiuso 4&deg;

TT 2023: Hickman vince anche in Supertwins, Bonetti sfiora il podio

        Concluse le giornate di prove disputate al calar del sole, le ultime qualifiche del Tourist Trophy 2023 si sono svolte nel pomeriggio in condizioni nuovamente ottimali, permettendo ai piloti di mantenersi su ritmi da record in tutte le categorie. Nonostante le migliori prestazioni sul giro vengano rese ufficiali soltanto se fatte registrare nel corso della settimana di gare, infatti, la velocit&agrave; mostrata dai road racers &egrave; gi&agrave; impressionante: ecco come sono andate le ultime prove nel Day 5. SSP Misano, Corsi: "Felice del secondo posto. Bulega? Di un altro pianeta" Michael Dunlop comanda in SBK  Con un giro &ldquo;spaziale&rdquo; a 135.531 miglia orarie di media in sella alla Honda CBR1000RR-R del team Hawk Racing, Michael Dunlop ha chiuso davanti a tutti le ultime prove della classe Superbike, confermandosi al top anche tra le &ldquo;big bikes&rdquo;, punto debole delle scorse edizione. Bene anche Peter Hickman, ad un soffio dalle 135 miglia con la BMW dell'FHO Racing, con Dean Harrison in terza piazza con la DAO Racing Kawasaki. Proprio loro tre si giocheranno la vittoria nella classe regina, ma occhio anche agli outsider Todd e Brookes, oltre alla leggenda vivente John McGuinness. In Superstock, a sorprendere con il miglior crono &egrave; stato proprio il gi&agrave; citato Davey Todd, con un ottimo Mike Browne secondo e James Hillier in terza piazza. Nelle prime cinque posizioni anche gli intramontabili McGuinness e Rutter, rispettivamente quarto e quinto, anche se sono stati pochi i piloti a girare con le Stock, visto che quasi tutti hanno dato la priorit&agrave; alle SBK. SBK Misano, Rea: "L'assenza ai test si sente, sono lontano e il tempo &egrave; poco" Dunlop leader anche in Supersport e Supertwins   Gi&agrave; imbattibile lo scorso anno e in grande spolvero in ogni sessione dedicata in quest'edizione 2023, Michael Dunlop ha chiuso al comando anche le ultime prove della Supersport con un giro a 127.510 miglia orarie di media con la Yamaha del suo MD Racing, che gli ha permesso di sorpassare in classifica Dean Harrison (BPE by Russell Racing Yamaha), anche lui in grado di girare a 127 miglia. Podio virtuale per la Honda di Davey Todd, poi Mike Browne e Peter Hickman. Pur avendo brillato tra le SSP, Dunlop &egrave; riuscito a fare ancora meglio tra le Supertwins, dove in sella alla Paton S1-R ha firmato il nuovo record (non ufficiale in quanto non conquistato in gara) di categoria con un giro a 123.474 miglia di media, circa 5 secondi pi&ugrave; rapido del record ufficiale. Imprendibile per tutti, alle sue spalle ha chiuso Jamie Coward con la KTS Kawasaki, seguito da Mike Browne, Pierre-Yves Bian e Josh Brookes. In Top 10 anche gli italiani, con Francesco Curinga nono e Stefano Bonetti decimo. SBK Misano: Razgatlioglu pronto a lasciarsi Barcellona alle spalle Founds e Walmsley al top nelle ultime prove dei Sidecar  Dopo un vero e proprio dominio da parte dei fratelli Ben e Tom Birchall nelle scorse giornate, in questo Day 5 al comando della classifica dei tempi tra i Sidecar troviamo Peter Founds e Jevan Walmsley, con un giro a 117.807 miglia orarie di media con i colori del team FHO Racing. Alle loro spalle hanno chiuso Ryan e Callum Crowe, ormai tornati al top della competitivit&agrave;, con Tim Reeves e Mark Wilkes a completare il podio virtuale della sessione. I Birchall hanno invece chiuso in fondo alla classifica con un giro particolarmente lento, ma saranno sicuramente in lotta per la vittoria nelle due gare in programma.        

Michael &egrave; stato imprendibile per tutti nell'ultima giornata di prove, firmando il miglior tempo in tre classi: ecco cos'&egrave; successo nelle Qualifiche 5 sul Mountain Course

TT 2023, prove da record nel Day 5: Dunlop a oltre 135 miglia in SBK

        In a 2023 edition that has not yet been affected by the weather, the Tourist Trophy riders have already begun to push their bikes to the limit so as to be ready for race week. On day three of practice, the frontrunners were once again Dean Harrison, Peter Hickman and Michael Dunlop. Here&rsquo;s how Qualifying 3 played out for the various classes around the Mountain Course. Harrison and Hickman lead the way in SBK and STK The third practice day started with the &ldquo;big bikes&rdquo; of the Superbike and Superstock classes. The best in the SBK category was Dean Harrison aboard the Kawasaki Ninja ZX-10RR of team DAO Racing, who completed a lap at an average speed of 133.514 mph, becoming &ndash; for now &ndash; the fastest rider of this 2023 edition. Behind him, Michael Dunlop with the Hawk Racing Honda, just as quick as he was in previous sessions, and Peter Hickman with the FHO Racing BMW. Two more Honda riders, or rather Jamie Coward and Conor Cummins rounded out the top five. As for Superstock, the lap set by Peter Hickman was particularly impressive, the Brit the only rider to exceed 133 mph (also taking advantage of Harrison&rsquo;s SBK reference) with the M1000RR. The nine-time winner, a true specialist aboard the 1000cc bikes, closed ahead of &ldquo;usual suspects&rdquo; Michael Dunlop and Davey Todd, both on a Honda, with Conor Cummins and Dean Harrison also placing top five. Hickman also on top in SSP, Coward leads the way among the Twins Having finished first in Stock, Peter Hickman was able to do the same in Supersport. Aboard the Triumph 765 with its unmistakable Trooper livery, &ldquo;Hicky&rdquo; got the better of rivals Dean Harrison (on the Yamaha of team BPE Russell Racing) and Michael Dunlop. Davey Todd and Jamie Coward are also already competitive, fourth and fifth respectively. The very same Jamie Coward went on to set the pace among the Supertwins, the quickest rider overall aboard the KTS Kawasaki. Behind him, a surprising Mike Browne with the Paton S1-R of team Burrows Engineering, followed by Australian Josh Brookes, third with the Dafabet Racing Kawasaki. Hodson and Rutter rounded out the top five, followed by a strong Francesco Curinga, sixth with the Paton of team ILR, which whom he scored the Manx GP win last season. Technical problems slowed Stefano Bonetti. The Birchall brothers dominate the Sidecar class Brothers Ben and Tom Birchall needed just one lap to understand that they&rsquo;re already ready for the two races. Multiple race winners and the current 3-wheel record holders, the pair remain the favourites, but the FHO Racing team comprising Peter Founds and Jevan Walmsley is also one to watch. On this third day, Ryan and Callum Crowe also returned to action, having missed Day 2, while team number 7 did not take part due to issues relating to antidoping. Everyone else has two more days available before the races.       

Dean was the fastest in Superbike, while &ldquo;Hicky&rdquo; proved quickest in Stock. Dunlop fast once more &ndash; here&rsquo;s how day three of practice played out

TT 2023, Day 3: Harrison and Hickman lead the way among the “big bikes”

        In un'edizione 2023 che, almeno fino ad ora, non ha avuto alcun intoppo dal punto di vista delle condizioni meteo, i piloti del Tourist Trophy hanno gi&agrave; cominciato a spingere le proprie moto al limiteper arrivare pronti alla settimana di gare. Nella terza giornata di prove, i protagonisti assoluti sono stati ancora una volta Dean Harrison, Peter Hickman e Michael Dunlop: ecco come sono andate le Qualifiche 3 delle varie classi sul Mountain Course.  Harrison e Hickman al comando in SBK e STK  Ad aprire la terza giornata di prove sono state le &ldquo;big bikes&rdquo; delle classi Superbike e Superstock. Tra le SBK, il migliore &egrave; stato Dean Harrison in sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR del team DAO Racing, con cui ha siglato un giro a 133.514 miglia orarie di media diventando (per il momento) il pilota pi&ugrave; veloce di questa edizione 2023. Alle sue spalle troviamo Michael Dunlop con la Honda dell'Hawk Racing, ancora una volta velocissimo come gi&agrave; accaduto nelle precedenti sessioni, e Peter Hickman con la FHO Racing BMW. Top 5 anche per altre due Honda, ovvero quelle di Jamie Coward e Conor Cummins. Passando alla Superstock, il giro siglato da Peter Hickman &egrave; davvero degno di nota, essendo stato l'unico in grado di superare le 133 miglia di media (approfittando anche del riferimento di Harrison con la SBK) con la M1000RR. Il 9 volte vincitore, vero e proprio specialista delle 1000, precede il &ldquo;solito&rdquo; Michael Dunlop e Davey Todd, entrambi su Honda, con anche Conor Cummins e Dean Harrison nelle prime cinque posizioni. SSP, Misano: Lucas Mahias nuovamente al via con il team Puccetti Hickman al top anche in SSP, Coward al comando tra le Twins   Dopo aver conquistato la prima posizione nella Stock, Peter Hickman &egrave; riuscito a chiudere in prima posizione anche le prove riservate alle Supersport. Con la Triumph 765 dall'inconfondibile livrea Trooper, &ldquo;Hicky&rdquo; ha chiuso davanti agli ormai classici rivali Dean Harrison (sulla Yamaha del team BPE Russell Racing) e Michael Dunlop, con anche Davey Todd e Jamie Coward gi&agrave; competitivi, rispettivamente in quarta e quinta piazza. Proprio Jamie Coward si &egrave; poi imposto tra le Supertwins, dove &egrave; stato il pi&ugrave; rapido in sella alla KTS Kawasaki. Alle sue spalle ha chiuso un sorprendente Mike Browne con la Paton S1-R del team Burrows Engineering, con l'australiano Josh Brookes terzo sulla Kawasaki del Dafabet Racing. Hodson e Rutter chiudono la Top 5, seguiti da un ottimo Francesco Curinga, sesto con la Paton del team ILR con cui lo scorso anno ha conquistato la vittoria al Manx GP. Problemi tecnici, invece, per Stefano Bonetti. Moto3, Mugello: Luca Lunetta wild card al Gran Premio d'Italia I fratelli Birchall velocissimi tra i Sidecar   Ai fratelli Ben e Tom Birchall &egrave; bastato un solo giro per rendersi conto di essere gi&agrave; pronti per le due gare in programma, per poi tornare in azione soltanto dopo diversi minuti con partenza dai box. I plurivincitori e detentori del record sul giro per le 3-wheels restano i grandi favoriti, ma occhio all'equipaggio dell'FHO Racing formato da Peter Founds e Jevan Walmsley. In questa terza giornata sono inoltre tornati in azione Ryan e Callum Crowe, assenti nel Day 2, mentre ovviamente non ha preso il via l'equipaggio numero 7 visti i problemi legati all'antidoping. Per tutti gli altri, ci sono a disposizione ancora due giornate prima delle gare. Melandri: "Toprak? In BMW servono le persone oltre ai soldi"       

Dean &egrave; stato il migliore in Superbike, mentre &ldquo;Hicky&rdquo; il pi&ugrave; rapido tra le Stock. Nuovamente veloce anche Dunlop: ecco com'&egrave; andata questa terza giornata di prove

TT 2023, Day 3: Harrison e Hickman leader di giornata tra le “big bikes”

L&#39;attesa &egrave; finita: dopo un lungo anno, le moto (e i sidecar) sono tornate a sfrecciare sul Mountain Course in una splendida e soleggiata giornata che ha dato ufficialmente il via all&#39;edizione 2023 del Tourist Trophy. Come di consueto, la settimana di prove &egrave; iniziata con il giro a velocit&agrave; controllata per i newcomers, tra i quali quest&#39;anno ce ne sono un paio a cui occorre prestare particolare attenzione (ovvero l&#39;ex pilota del mondiale Supersport ed endurance Matthieu Lagrive e il vincitore del GP di Macau 2022 Erno Kostamo), per poi passare ad una sessione non cronometrata per tutti i protagonisti.  Nel pomeriggio, si &egrave; poi entrati nel vivo dell&#39;azione con le Qualifiche 1, le prime ufficiali, con i tempi cronometrati di tutte le classi. Tra grandi attesi gi&agrave; al vertice della classifica e qualche sorpresa, ecco i risultati di questo Day 1 della corsa su strada pi&ugrave; importante, antica e prestigiosa al mondo.  EWC: il team ufficiale Kawasaki assente alla 8 Ore di Suzuka  SSP e STW: Michael Dunlop gi&agrave; da record   Grande favorito della vigilia vista la doppietta ottenuta lo scorso anno con tanto di record in gara, Michael Dunlop non ha deluso le aspettative in Supersport firmando il miglior tempo a 127.019 mph di media con partenza da fermo in sella alla sua Yamaha R6 dell&#39;MD Racing. Il 21 volte vincitore precede Peter Hickman con la Trooper Triumph e Dean Harrison, passato quest&#39;anno da Kawasaki a Yamaha per la SSP. In Top 5 anche le due Padgett&#39;s Honda guidate da Davey Todd e Conor Cummins.  Prima posizione per Dunlop anche tra le Supertwins, che da quest&#39;anno avranno due gare. Con la Paton S1-R, &ldquo;MD6&rdquo; &egrave; riuscito ad effettuare un giro a 122.907 mph di media da fermo, rifilando quasi 30 secondi alla KTS Kawasaki di Jamie Coward. Terza piazza per l&#39;irlandese Brian McCormack, con anche gli italiani in grande spolvero: Francesco Curinga (vincitore del Manx GP 2022) &egrave; ottavo, mentre Stefano Bonetti &egrave; undicesimo, entrambi con le Paton del team ILR di Ian Lougher.    Dunlop imbattibile: al top anche in SBK e STK   Anche tra le &ldquo;big bikes&rdquo;, il nome al comando &egrave; lo stesso, ovvero quello di Michael Dunlop. &ldquo;The Bull&rdquo; ha firmato un fantastico 131.782 in chiusura di sessione tra le Superbike, precedendo di un soffio gli altri due grandi attesi della classe regina, con Dean Harrison secondo sulla Kawasaki del DAO Racing e Peter Hickman terzo con la BMW del team FHO Racing con cui punter&agrave; al decimo trionfo in carriera. Nei primi cinque anche il leggendario John McGuinness e il mannese Conor Cummins, entrambi su Honda.  Passando alla Superstock, dobbiamo citare nuovamente Michael Dunlop, velocissimo anche con la Honda CBR1000RR con cui ha superato le 130 miglia di media precedendo la BMW del rientrante Josh Brookes e quelle dei sorprendenti Phillip Crowe e Mike Browne. A proposito di rientri, ottimo anche quello di &ldquo;Davo&rdquo; Johnson, quinto dopo l&#39;assenza dello scorso anno per infortunio.  MotoGP, Marquez e Quiles: presente e futuro del motociclismo iberico  Founds e Walmsley davanti a tutti tra i Sidecar     Infine, dando uno sguardo alle 3-wheels, tra i Sidecar i pi&ugrave; veloci sono stati Peter Founds e Jevan Walmsley, che con i colori dell&#39;FHO Racing sono riusciti a chiudere davanti ai dominatori degli ultimi anni, ovvero i fratelli Ben e Tom Birchall. Terza piazza per Alan Founds e Jake Lowther, mentre l&#39;equipaggio formato dal 17 volte vincitore Dave Molyneux e Dan Sayle &egrave; quarto a precedere Gary Brian e Philip Hyde. Grandi assenti nelle posizioni di vertice, invece, i fratelli Crowe, il cui TT 2023 parte in salita anche se siamo soltanto alla primissima giornata di attivit&agrave; sull&#39;Isola.  SSP, Oncu ancora out: niente round di Misano per il pilota Puccetti 

Il 21 volte vincitore ha iniziato alla grande anche quest&#39;anno firmando il miglior crono in ogni categoria delle due ruote: ecco come sono andate le prime prove

TT 2023, Day 1: Michael Dunlop gi&agrave; al top in tutte le classi

        Dopo i problemi dello scorso anno, in cui aveva trionfato in entrambe le manche della classe Supertwins alla North West 200 venendo poi squalificato, Richard Cooper si &egrave; preso una grande rivincita in quest'edizione 2023. Il numero 47 ha infatti portato la KMR Kawasaki dell'ex-pilota Ryan Farquhar davanti a tutti sia in Gara 1 che in Gara 2 (disputate eccezionalmente nella medesima giornata in seguito alla cancellazione della prima manche gioved&igrave;), confermandosi il miglior interprete della categoria al Triangle Circuit. NW200, ottava meraviglia: Glenn Irwin trionfa in Superbike con la Ducati McWilliams sul podio a 59 anni  Nella prima manche, alle spalle di Cooper ha chiuso a sorpresa un ottimo Paul Jordan con la PreZ Racing Kawasaki, con Adam McLean (JMcC Roofing Kawasaki) a completare il podio precedendo Jeremy McWilliams, il migliore tra i piloti in sella alle italianissime Paton S1-R. Proprio quest'ultimo, ormai quasi 60enne ma ancora altamente competitivo, &egrave; poi riuscito a lottare per la vittoria in Gara 2 transitando sotto la bandiera a scacchi al secondo posto davanti al gi&agrave; citato McLean, che dopo aver dovuto rinunciare al Tourist Trophy ha concentrato tutte le proprie forze sulla North West riuscendo ad inserirsi tra gli assoluti protagonisti della classe riservata alle bicilindriche. NW200: Bonetti protagonista di un salvataggio "alla Randy Mamola" Top 10 per Bonetti e Curinga  Parlando dei piloti italiani, sia Stefano Bonetti che Francesco Curinga sono stati tra i grandi protagonisti in sella alle Paton del team ILR Racing di Ian Lougher. &ldquo;Bonny&rdquo; ha ottenuto una grande quinta posizione in Gara 2 dopo essersi ritirato in Gara 1 per via di un problema alla frizione, mentre Curinga ha effettuato due fantastiche rimonte dal fondo della griglia chiudendo in nona e decima posizione le due corse, utili anche e soprattutto per prepararsi all'ormai imminente primo TT in carriera.        

Con la KMR Kawasaki, Richard &egrave; stato imbattibile in entrambe le manche. Secondo in Gara 2 l'ex-Motomondiale, bene anche gli italiani Bonetti e Curinga

NW200: doppietta di Cooper tra le Supertwins, podio per McWilliams

Da marzo&nbsp;il tricolore ha invaso i balconi e le finestre. Nella storia repubblicana non se ne erano mai visti cos&igrave; tanti in una volta sola, nemmeno per un trionfo della Nazionale di calcio ai Mondiali. Un anno fa, invece, la bandiera italiana fece capolino su quotidiani e siti delle due Irlande, palesandosi persino sulla BBC. Merito di un&rsquo;altra bandiera, questa volta in senso non letterale, del motorismo italiano. Un meccanico bergamasco che negli ultimi tre lustri, pur tra indicibili difficolt&agrave; nel reperimento di sponsor, ha tenuto alto il nome dell&rsquo;Italia: Stefano Bonetti &egrave; il suo nome, sconosciuto al 90 percento di quanti seguono la MotoGP. Limite di una disciplina, le gare stradali, che non vanno in TV. Ha vinto 11 titoli italiani, tanti ma comunque meno di Stefano Manici e Giovanni Burlando, a differenza dei quali ha per&ograve; sempre guardato oltre confine. O meglio, ha messo nel mirino il Tourist Trophy salvo scoprire, nel 2004 quando &egrave; sbarcato sull&rsquo;Isola di Man, un universo di gare che abbraccia un arco temporale e spaziale pi&ugrave; esteso: &laquo;Vidi alcune videocassette sulla North West 200 e pensai che l&rsquo;anno dopo sarei stato via un mese correndo prima sul Triangle e poi sul Mountain&raquo;. Ai primi di maggio del 2005 part&igrave; dalla sua Castro con l&rsquo;amico Oscar su un vecchio Ducato blu contenente una Yamaha R6 e una Suzuki Mille. Dopo quasi 48 ore di viaggio raggiunsero Portrush, estremit&agrave; settentrionale dell&rsquo;Irlanda del Nord, dove nessun italiano aveva mai corso. Gi&agrave; perch&eacute; a differenza del TT e dell&rsquo;Ulster GP che ospitarono gare del Mondiale dal 1949 fino agli anni Settanta, la NW 200 non ha mai fatto parte di alcun campionato. Il primo anno tutto o quasi and&ograve; storto, a partire dalla sistemazione: &laquo;Eravamo impreparati al clima, un freddo da brividi, vento e acqua. Dormivamo nel furgone ed essendo arrivati luned&igrave; sera al paddock trovammo posto soltanto nel fango&raquo;.  Le prime gare  Eppure, l&rsquo;anno dopo era di nuovo l&igrave; e pure in quelli successivi, nonostante guidasse moto non troppo performanti. Nel 2018 ha per&ograve; conosciuto Vittorio Salerio, reduce dell&rsquo;acquisto della Paton S1 con cui Stefano era stato quarto al TT. Gliel&rsquo;ha chiesta in prestito per Frohburg (Germania) dove ha conquistato due vittorie in altrettante gare. Poi, in inverno, l&rsquo;illuminazione: partecipare alla NW200 nella Supertwin, sempre con la Paton del legnanese. Quando a inizio aprile del 2019 me l&rsquo;ha rivelato, con nonchalance durante un&rsquo;intervista, ricordo di averglielo fatto ripetere, temendo di aver capito male. Chi scrive, il&nbsp;giorno stesso ha prenotato biglietti aerei e B&amp;B: non potevo mancare, era l&rsquo;ora di raccogliere i frutti di tale semina. I tempi delle qualifiche del marted&igrave; sembravano avvalorare la mia tesi: quinto crono, a due secondi e 976 millesimi da Jamie Coward. Un&rsquo;inezia su un tracciato di 14,4 km. E nelle pieghe degli intertempi si celava un dato interessante: Bonetti era l&rsquo;unico della Top 10 il cui tempo ideale &ndash; tenendo conto del miglior tempo in ogni settore &ndash; era pi&ugrave; basso di 2 secondi e 7 decimi rispetto al suo miglior crono. Eppure Stefano mi aveva risposto: &laquo;Ma no, ho tirato, sono al limite&raquo;. Non ne ero convinto, ma non era il momento di dimostrarglielo. Mancavano un paio d&rsquo;ore alla gara.  Il resto &egrave; storia: partito dalla seconda fila (se al TT le partenze sono scaglionate, alla NW 200 si corre tutti assieme), Bonetti ha chiuso il primo giro in seconda posizione dietro Jeremy McWilliams. S&igrave;, quel McWilliams che nel 2000 contese un successo nella 500 GP a Valentino Rossi. Superato il nordirlandese sui lunghi rettilinei di Portstewart, Bonetti ha tentato la fuga, agevolato dalla caduta proprio di McWilliams a Mather&rsquo;s Chicane. All&rsquo;ultimo giro Bonetti ha resistito al tentativo di rimonta di Jamie Coward battendolo per mezzo secondo. Un istante dopo ho estratto dalla tasca la bandiera che avevo comprato il giorno prima di partire e di cui, per scaramanzia, non avevo fatto parola a nessuno. Ho fatto in tempo a dargliela prima che il leggendario fotografo Stephen Davison chiedesse ai meccanici di issarlo, per realizzare lo scatto che (sopra) vedete, poi diventato virale. Well deserved Stefano.&nbsp;  Leggi anche: Il sortilegio della MxGP 

Bonetti e la bandiera per lo storico primo trionfo italiano alla North West 200

Orgoglio tricolore, il Tourist Trophy di Bonetti

        Uno degli aspetti pi&ugrave; importanti e caratteristici del Tourist Trophy sull'Isola di Man &egrave; il fatto che, essendo prima di tutto una corsa contro il tempo, il proprio numero di gara &egrave; fondamentale. Per i top rider delle varie classi, questo rappresenta anche e soprattutto l'ordine di partenza, visto che quelli al via con i numeri dall'1 al 20 (assegnati dall'organizzazione) sanno gi&agrave; con largo anticipo la loro posizione e gli eventuali sorpassi da effettuare, indipendentemente dalla loro prestazione nella settimana di prove. Nel giro di pochi giorni, sono stati resi noti i numeri di tutte le categorie a due ruote, ovvero Senior TT, Superbike, Superstock, Supersport e Supertwins. Ovviamente alcuni piloti hanno mantenuto il loro numero iconico, come il classico 6 di Michael Dunlop o il 10 di Peter Hickman, ma non mancano le sorprese: ecco la Top 20 delle varie classi, in attesa dell'inizio della corsa su strada pi&ugrave; importante dell'anno in programma dal 29 maggio al 10 giugno sul Mountain Course. Passa alla prossima pagina &nbsp; Johnson rientra con il numero 1 tra le &ldquo;big bikes&rdquo;, Hickman il pilota da battere   Ad aprire la strada nelle classi riservate alle 1000 (ovvero Superbike, Superstock e Senior TT) sar&agrave; l'australiano David Johnson, nell'edizione che sancir&agrave; il suo ritorno in gara dopo l'assenza per infortunio del 2022. Per &ldquo;Davo&rdquo; non si tratter&agrave; di una prima volta, avendo gi&agrave; corso con l'1 ai tempi della Norton, e avr&agrave; alle proprie spalle la Kawasaki di Dean Harrison, vincitore del Senior TT nel 2019 e sempre protagonista con i colori del DAO Racing. Niente pi&ugrave; numero 1 per John McGuinness, al via con il 3, con tanti numeri &ldquo;classici&rdquo; nella Top 20 come il 5 di James Hillier, il 6 di Michael Dunlop e l'8 di Davey Todd, oltre ovviamente al gi&agrave; citato Hickman con il 10, assoluto favorito nelle gare riservate alle supersportive di cilindrata massima. La Top 20 di Superbike, Superstock e Senior TT 1) David Johnson 2) Dean Harrison 3) John McGuinness 4) Jamie Coward 5) James Hillier 6) Michael Dunlop 7) Josh Brookes 8) Davey Todd 9) Lee Johnston 10) Peter Hickman 11) Conor Cummins 12) Michael Rutter 13) Dominic Herbertson 14) Philip Crowe 15) Nathan Harrison 16) Mike Browne 17) Gary Johnson 18) Shaun Anderson 19) Sam West 20) Craig Neve Nella prossima pagina, la Top20 della Supersport &nbsp; La Top 20 della Supersport, con Dunlop grande favorito   Anche tra le sportive di media cilindrata sar&agrave; Johnson a partire davanti a tutti, con Dean Harrison nuovamente secondo al via seguito da Paul Jordan, il quale ha effettuato un importante step in avanti dopo i grandi risultati della passata edizione. Il grande atteso sar&agrave; ovviamente Michael Dunlop, vincitore di entrambe le manche nel 2022, che partir&agrave; con il suo iconico numero 6 andando a caccia del gradino pi&ugrave; alto del podio per aumentare il proprio numero di successi (21, per ora). Grande attesa anche per Lee Johnston, sempre velocissimo con la Supersport; il &ldquo;Generale Lee&rdquo; partir&agrave; con il 9 puntando a vincere come gi&agrave; accaduto nel 2019 difendendo i colori dell'Ashcourt Racing, sfrecciando verso Bray Hill alle spalle di Todd e davanti a Hickman. La Top 20 della Supersport 1) David Johnson 2) Dean Harrison 3) Paul Jordan 4) Jamie Coward 5) James Hillier 6) Michael Dunlop 7) Gary Johnson 8) Davey Todd 9) Lee Johnston 10) Peter Hickman 11) Conor Cummins 12) John McGuinness 13) Dominic Herbertson 14) James Hind 15) Rob Hodson 16) Mike Browne 17) Michel Sweeney 18) Shaun Anderson 19) Michael Evans 20) Craig Neve Scopri di pi&ugrave; sulla categoria dedicata alle bicilindriche andando alla pagina successiva &nbsp; Supertwins: Herbertson apre la strada, Bonetti e Curinga nei 20   La categoria riservata alle bicilindriche &egrave; senza ombra di dubbio la pi&ugrave; interessante per quanto riguarda i colori italiani, per una duplice ragione. Innanzitutto, avremo ben due nostri portacolori al via tra i Top 20, con Stefano Bonetti che scatter&agrave; con il numero 11 seguito a ruota da Francesco Curinga, al debutto al TT ma vincitore del Manx Grand Prix lo scorso anno. Inoltre, gran parte dei piloti utilizzer&agrave; la Paton S1-R o l'Aprilia RS 660, anch'esse eccellenze italiane. La lotta per la vittoria, per&ograve;, sar&agrave; probabilmente tra i due grandi protagonisti degli ultimi anni, ovvero Michael Dunlop e Peter Hickman, rispettivamente al via con una Paton e una Yamaha. La Top 20 della Supertwins 1) Dominic Herbertson 2) Michael Rutter 3) Paul Jordan 4) Jamie Coward 5) Rob Hodson 6) Michael Dunlop 7) Gary Johnson 8) Pierre-Yves Bian 9) Lee Johnston 10) Peter Hickman 11) Stefano Bonetti 12) Francesco Curinga 13) Michal Dokoupil 14) Chris Moore 15) James Chawke 16) Mike Browne 17) Michael Sweeney 18) Xavier Denis 19) Michael Evans 20) Craig Neve NW200: McWilliams presente anche quest'anno tra le Supertwins       

Sono stati resi noti i numeri di gara che verranno utilizzati dai protagonisti della celebre corsa sull'Isola di Man. Bonetti e Curinga tra i &ldquo;top&rdquo; nella Supertwins

TT 2023, annunciato l'ordine di partenza: due italiani in Top 20

        Non &egrave; stato un inverno semplice, quello vissuto dal mondo delle corse su strada. Fortunatamente, per&ograve;, la North West 200 &egrave; riuscita a far &ldquo;quadrare i conti&rdquo; ufficializzando un'edizione 2023 che si preannuncia imperdibile, con grandi nomi al via pronti a darsi battaglia tra le strade di campagna che collegano Coleraine, Portrush e Portstewart. SSP: Manz e Ten Kate preparano l'assalto al top in vista di Assen Jeremy McWilliams instancabile  Tra gli attesi protagonisti di una delle competizioni pi&ugrave; emozionanti dell'intero panorama motociclistico mondiale, ce n'&egrave; uno particolarmente amato da tifosi e appassionati: Jeremy McWilliams. Nonostante sia ormai ad un passo dai 60 anni, il pilota dai lunghi trascorsi nel Motomondiale sar&agrave; infatti al via anche quest'anno nella classe Supertwins (categoria riservata alle bicilindriche), in sella ad una Paton S1-R del team Bayview/IFS Racing. &ldquo;Instancabile&rdquo; &egrave; l'aggettivo giusto per definire McWilliams, visto che l'impegno alla North West 200 andr&agrave; ad aggiungersi a quello di tester KTM e a quello (doppio) nel MotoAmerica, in cui &egrave; pilota ufficiale Indian sia nel King of the Baggers che nella Roland Sands Super Hooligans. A conferma di come l'et&agrave;, quando c'&egrave; la passione di mezzo, sia soltanto un numero. Yamaha R7 Cup, calendario 2023: ecco le date della nuova stagione       

A 59 anni, Jeremy si cimenter&agrave; ancora una volta su strada al Triangle Circuit, dove sar&agrave; in griglia con una italianissima Paton S1-R

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